lunedì 27 settembre 2010

ATP Metz: Trionfa Simon



   Più facile del previsto. Questo deve aver pensato Gilles Simon al termine finale dell' ATP di Metz, dove ha sconfitto agevolmente Mischa Zverev col punteggio di 63 62. Nonostante nei precedenti tra i due Zverev conducesse per 2 a 0, oggi il francese è apparso decisamente di una categoria superiore rispetto al tedesco. Simon gioca un ottimo match sia in battuta che in risposta, concedendo solo una palla break nel primo set, riuscendo per di più ad annullarla. Nel primo set strappa il servizio a Zverev una volta sola, ma questo gli basta per metterlo in cascina e chiudere sul 63. Nel secondo invece raddoppia i break e chiude ancora più nettamente sul 62. Zverev dovrà così aspettare per alzare il primo trofeo ATP della carriera. Per Simon è invece il settimo sigillo, con la vittoria che comunque mancava da quasi un anno, da Bangkok della scorsa stagione.

Roger Federer e Rafael Nadal hanno utilizzato le loro competenze sportive per creare “capolavori” artistici





     Roger Federer e Rafael Nadal hanno utilizzato le loro competenze sportive per creare “capolavori” artistici. L'iniziativa, inserita negli eventi che anticiperanno il Barclays ATP World Tour Finals, è stata molto apprezzata dai due tennisti che, come sempre accade in queste occasioni, si sono prestati volentieri per questa iniziativa benefica. I due campioni si sono impegnati quindi nel dipingere a colpi di racchetta: palle da tennis impregnate di vernice lanciate contro tele d'arte di grandi dimensioni. Il risultato della singolare prova è un autoritratto di “scuola puntinista”, che poi sarà venduto all'asta per beneficenza. A seguire le parole dello svizzero e dello spagnolo, tradotte dal sito dell’ATP.
Le dichiarazioni di Federer "E' stato molto divertente essere stato invitato a creare il mio autoritratto, sono entusiasta di vedere la realizzazione della mia opera. La raccolta di fondi per beneficenza è sempre un qualcosa di importante, così vorrei ringraziare in anticipo le persone che compreranno questo lavoro, spendendo i loro soldi per una buona causa”. Parlando poi di tennis: “Sono molto felice in quanto è il nono anno consecutivo che arrivo alla qualificazione per l'evento di fine anno. Ho giocato in molti luoghi diversi nel corso della mia carriera, posso quindi dire che The O2 è un evento fantastico. Non vedo l'ora di tornare a novembre, per finire la stagione alla grande".

Le impressioni di Nadal: “Dipingere in questo modo è stato divertente e non l’avevo mai fatto prima. E 'un ottimo modo per celebrare il World Tour Finals di ritorno a Londra. Naturalmente questo è il minimo che possiamo fare per beneficenza e per coloro che ne hanno più bisogno. Vorrei ringraziare tutti per il sostegno che ci danno".

ATP Bucharest: Juan Ignacio Chela conquista sulla terra romena il secondo titolo della stagione




Pronostico pienamente rispettato nella finale dell’ATP di Bucharest dove Juan Ignacio Chela, numero 53 del ranking ATP e testa di serie numero 4 del seeding ha avuto la meglio su Pablo Andujar, proveniente dalle qualificazioni e vera sorpresa del torneo. Primo set in equilibrio e all’insegna del break, ben sei nei primi otto game fino al decisivo 12° gioco vinto da Chela per il 75 finale. Nella seconda partita non c’è più storia, con Chela che va subito in vantaggio 3 a 0 e che lascerà ad Andujar un solo game nel parziale. La finale si conclude in un’ora e venti minuti di gioco con il punteggio di 75 61. A 31 anni suonati Ignacio Chela mette in cascina il sesto titolo della sua carriera, tutti sulla terra rossa, confermando concretezza e puntualità negli appuntamenti importanti. Dal suo primo successo sulla terra di Città del Messico sono passati quasi 11 anni, a dimostrazione che il talento non ha valore se non è supportato da un impegno costante e concentrazione nelle sfide clou. Un'altra piccola lezione per il tennis di casa nostra.

domenica 26 settembre 2010

ATP Bucharest : La finale sarà Chela-Andujar



Aumentano i rimpianti per gli italiani al torneo ATP di Bucharest che ha visto l'eliminazione in semifinale del grande favorito Albert Montanes, unico giocatore di un certo rilievo presente nella capitale romena. Non capiterà tanto presto un altro ATP 250 con un main draw così scarno, perciò l'occasione era di quelle irripetibili per smuovere le acque dei ragazzi azzurri. Le due semifinali di ieri sono stati due match agli antipodi: il primo match tra Juan Ignacio Chela e Montanes ha regalato davvero poche sorprese, se non quella del risultato finale. Partita senza storia, conclusasi in 1 ora e venti minuti di gioco e nella quale un irriconoscibile Montanes, che quest'anno ha già all’attivo due vittorie sulla terra rossa ad Estoril e a Stoccarda, si è aggiudicato appena 4 games lasciando il comodo accesso alla finale all’ argentino Chela (50) con il risultato di 61 63. Nel derby spagnolo tra Pablo Andujar e Marcel Granollers invece la battaglia è stata vera. Dopo un primo set nel quale nessuno dei due giocatori perde il servizio fino al tie break vinto da Andujar 75, nella seconda partita Granollers va avanti 52, si fa rimontare un break dall’avversario ma dopo due set point sprecati si aggiudica il set 64. Nel terzo e decisivo set break e contro break al 5° e 8° game, sul 54 Granollers va a servire per restare nel match ma Andujar gli toglie il servizio e realizza il suo sogno: 76 46 64 in più di tre ore di gioco, a conclusione di un ottimo percorso partito addirittura dalle qualificazioni.. Oggi alle 15 ora locale la finale Chela-Andujar assegnerà i 67.000 euro destinati al vincitore.

sabato 25 settembre 2010

RAFA, DURO LAVORO E PIEDI PER TERRA





Zio Toni ha le idee ben chiare, duro lavoro e poche parole. L'allenatore del numero 1 del mondo, nonché del più giovane giocatore a raggiungere il Grande Slam, ha rilasciato un’intervista al supplemento del settimanale spagnolo “XL Semanal”, in cui ha raccontato il segreto del successo del mancino di Manacor.

“Sono sempre stato molto critico con mio nipote. Secondo me è meglio essere più duri che lasciar scorrere le cose. Non ho mai accettato le scuse di Rafa di fronte ad una sconfitta. Il lavoro fa la differenza, per quanto duro esso sia”

E oltre il duro lavoro, ci vuole anche il rispetto dei ruoli: “Sono suo zio e questo è determinante. E’ stato educato in modo ferreo da sempre e questo ha dato i suoi frutti. Se a un ragazzino, dopo un trionfo a 17 anni, gli dai carta bianca è normale che a 24 sia un cretino. Non è il caso di Rafael, io non devo dirgli cosa deve fare“.

Toni non crede che uno sportivo abbia bisogno di essere ‘adulato per andare avanti, anche se non è da sottovalutare la preparazione mentale: “Sono i cattivi sportivi che hanno bisogno di un sostegno. La cosa fondamentale è avere tutto sotto controllo: la situazione, la palla, le decisioni in campo. Il colpo non precede il pensiero. Il lavoro fondamentale si fa tra gli 8 e 17 anni. Lo sport è un imepgno mentale. Bisogna creare l’esigenza, la voglia, l’intensità delle sensazioni in gioventù“.

Un duetto, quello tra zio e nipote, che ha radici lontane, Rafa è infatti cresciuto tennisticamente con lui sin dai dieci anni: “Ho iniziato ad allenare mio nipote perché vista la parentela era una cosa naturale, non pensavo certo di guadagnarci qualcosa o vivere di tennis. I risultati che ha raggiunto in carriera non hanno cambiato la vita dei suoi genitori, anzi suo padre lavora più di prima.. visto che ora deve tener conto sia dei suoi impiegati sia di quelli che lavorano per il figlio”

Un'altra chiave del successo di Rafa sta nella sua correttezza e nella sua capacità nel ‘tener i piedi per terra’: “Lo scontro è solo in campo – ha concluso lo zio – fuori non c’è rivalità, in primis con Federer“.

Potito Starace : CHE OCCASIONE SPRECATA!!!



Grande amarezza per il tennista di Cervinara, in quanto, oltre ad aver ceduto ad un giocatore contro il quale non aveva avuto problemi nei due precedenti, ha sprecato una ghiottissima occasione. Il campo di partecipazione del torneo è infatti decisamente basso e per il nostro sembravano esserci le possibilità per centrare il primo titolo in carriera nel circuito maggiore. Domani avrebbe affrontato, per un posto in finale, il qualificato spagnolo Pablo Andujar (104 ATP), giocatore solido e resistente, ma con un tennis poco fastidioso per Starace, mentre nell’eventuale finale avrebbe trovato uno fra il campione uscente Albert Montanes (1) e Juan Ignacio Chela (4), entrambi giocatori alla sua portata e già sconfitti in carriera. Per la cronaca: Andujar ha sconfitto Cuevas con un doppio 6-4, Chela ha regolato Phau con un periodico 6-3, e il numero uno del seeding ha superato per 6-3 1-6 6-3 il francese Chardy (8).

PETE “TRADISCE” ROGER



    “Rafael può superare il record di Slam vinti da Roger”. Così Pete Sampras si è pronunciato riguardo alla storica rivalità tra Federer e Nadal. Secondo l’ex n.1 del mondo lo spagnolo ha più strada davanti a sé.
 Sono ben 9 le prove dello Slam che figurano nel palmares di Nadal, conquistate però in una sequenza iniziata con tre anni di anticipo rispetto a Federer. L’unico ostacolo che potrebbe fermare il maiorchino è il grande sforzo fisico richiesto dal suo gioco: “La domanda è quanto tempo ancora il suo corpo gli consentirà di giocare a questo livello. Se sarà abbastanza furbo – ha detto Sampras – nelle sue programmazioni, l’età gioca dalla sua parte. Il suo unico problema potrebbe essere quello fisico visto il grande sforzo di cui necessita per chiudere ogni punto che gioca. Ma può farcela”.